pellet, stufe e caldaie



Cos'è il pellet e da dove proviene

I pellets sono cilindretti di legno ottenuti sottoponendo la segatura ad elevata pressione. Scarti di legno, senza vernici, prodotti di scarto da falegnamerie ed altre attività della lavorazione del legno, senza uso di collanti, ma solo con pressione elevata.


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  • I sacchi di pellet arrivano dove desideri!

    • Semplice e pulito: riscaldare con i pellet è semplice, pulito e sicuro. I pellet sono consegnati con autobotti e travasati nel magazzino – in modo pulito e inodore.
    • Alto potere calorifico: i pellet sono costituiti da segatura e trucioli pressati e quindi completamente naturali. Possiedono un alto contenuto energetico e un eccellente potere calorifico.
    • Economici: i pellet offrono un’economica possibilità di riscaldamento. Gli sviluppi degli ultimi 10 anni parlano chiaramente a favore del pellet, se confrontato con gasolio e metano.
    • Ecologici: la combustione del pellet avviene in modo „CO2-neutrale“. Infatti è liberata solamente la CO2 che è stata assorbita durante la crescita del legno. Usando il pellet non s’incrementa l’effetto serra e si contribuisce alla tutela dell’ambiente.
    • Energia rinnovabile: le fonti di energia fossile come metano e gasolio diminuiscono gradualmente, mentre i pellet in quanto rinnovabili restano. In Europa cresce costantemente più legno di quanto ne possa essere usato. Per produrre i pellet attualmente si usano principalmente la segatura e i trucioli che si formano dal processo di lavorazione del legno.
    • Indipendenza: nessuno sa con certezza come i rapporti politici influenzeranno in futuro il prezzo e la reperibilità di gasolio e metano. L’acquisto di un riscaldamento a pellet genera indipendenza dagli sviluppi mondiali e offre una sicurezza di reperibilità anche durante periodi di crisi energetica.
    • Alto rendimento: i riscaldamenti a pellet oggigiorno in commercio corrispondono ai più elevati livelli della tecnica, bruciando il combustibile con un altissimo rendimento e con minime emissioni.


    Oltre ad essere un combustibile ecologico il pellets presenta anche dei vantaggi tecnici.
    Mentre la legna normale presenta un potere calorifico di 4,4Kw/Kg ( con il 15 % di umidità con 18 mesi di stagionatura), quello del pellets è di 5,3 Kw/kg.
    La densità del pellets è di 650 kg /M3 ed il contenuto d’acqua è pari all’ 8% del suo peso. Per questo motivo non è necessario stagionare il pellets per ottenere una resa calorica sufficientemente adeguata. Il diametro e di 6 mm e una lunghezza di 3 – 4 cm.
    Esistendo diverse tipologie di pellet, dai più chiari a quelli più scuri. Il pellet di colore più chiaro, generalmente, ha un punto di ignizione più basso, brucia velocemente e lascia ceneri sottili. Le sue ceneri lasciate nel crogiolo possono assorbire umidità dall’aria e compattarsi, ciò potrebbe creare problemi, se non rimosse, alla successiva accensione.Il pellet di colore più scuro, generalmente, brucia con maggiore difficoltà e necessita di una maggiore ventilazione. 


    Dove si compra

    Nei negozi per bricolage o all'ingrosso anche on-line potrete trovare offerte esclusive per acquistare sacchi di pellet. Dal produttore al venditore. La vendita di pellet all’ingrosso vi permette di risparmiare notevolmente sugli acquisti di interi lotti di sacchi.


    La vendita di pellet all’ingrosso è molto conveniente, perché permette di rivolgervi direttamente al produttore degli articoli.



    I vantaggi di un moderno riscaldamento a pellet
    I pellet sono di facilissimo uso per l’utilizzatore. Questo combustibile è contraddistinto da un elevatissimo rendimento e una grande eco-compatibilità. I pellet sono facili da maneggiare, pratici nei sacchi da 10 o 15 Kg e si possono avere anche nei Big-Bag da 700 e 1.000 Kg o sfusi.


    UN SACCO DI OTTIMI MOTIVI PER UTILIZZARE  BIOMASSE COME FONTE DI RISCALDAMENTO


    Le stufe a pellet e a legna sono un innovativo e vantaggioso apparato per il riscaldamento domestico. Pratiche e facili da usare, dal funzionamento completamente automatico, gestito elettronicamente. E' possibile anche un controllo a distanza.
    Il loro utilizzo abbatte enormemente i costi del riscaldamento, rispetto all'uso dei tradizionali combustibili fossili, facendovi risparmiare. Il motivo è che a parità di calore prodotto, pellet e legna sono significativamente più economici rispetto al petrolio o al gas metano.

    Il prezzo del pellet è inoltre stabile ed affidabile, perchè non risente dei fattori che determinano l'altalenarsi di prezzo dei combustibili fossili, soggetti ai capricci del mercato e  cambiamenti politico-sociali dei paesi produttori. La tendenza di gas e petrolio è quella di un costante e sensibile aumento di prezzo, tale da generare un gap sempre più evidente, rispetto alla convenienza del pellet. L'acquisto di una stufa a pellet deve essere considerato una forma di investimento, in quanto pur comportando una spesa iniziale, permette un notevole risparmio sul lungo periodo. 

    *
    * Consumo medio in euro per riscaldare un appartamento d 120 mq, per 6 mesi l'anno, per 8 ore al giorno.







    Unità di misura e termini tecnici



    POMPA DI CALORE: la pompa di calore è una macchina che, assorbe il calore presente nell’aria o nell'acqua o terra dell’ambiente esterno, per cederlo all’acqua o aria dell’impianto di riscaldamento.  Può funzionara anche come macchina frigorifera. 
    Può essere aria-aria se preleva calore dall'aria e lo trasferisce come aria riscaldata.
    Può essere acqua-aria, se assorbe calore dall'acqua es. di falda, e lo trasferisce come aria riscaldata.
    Può essere acqua-acqua, se assorbe calore dall'acqua es. di falda, e lo trasferisce all'acqua dell'impianto di riscaldamento. 
    La prima parola, corrisponde alla fonte da cui viene assorbito calore, mentre la seconda parola, si riferisce alla destinazione.

    REFRIGERANTE: è un fluido che subisce dei cambiamenti di stato, trasferendo il calore, da una sorgente a temperatura più bassa, ad una a temperatura più alta.

    CONDENSATORE: è uno scambiatore di calore, 
    nel quale avviene cessione di calore per contatto.

    EVAPORATORE: è uno scambiatore di calore, 
    nel quale l'evaporazione del fluido, sottrae calore alla sorgente.

    COMPRESSORE: è un dispositico, che mantiene in circolazione il fuido refrigerante, dandogli un apporto aggiuntivo di energia, in pressione e temperatura.

    SISTEMA IDRONICO: è un impianto di climatizzazione, in cui l'acqua è il fluido termovettore. E' l'acqua, che riscaldata o raffreddata, viene fatta circolare in ambiente, attraverso un sistema di tubi e terminali.

    C.O.P.: (coefficient of performance) è il coefficiente di prestazione, per il funzionamento in riscaldamento, definito dal rapporto 
    tra l'energia termica prodotta, e l'energia elettrica assorbita, misurate in KWh.

    E.E.R.: (energy efficiency ratio) è il coefficiente di prestazione, per il funzionamento in raffreddamento, definito dal rapporto 
    tra l'energia frigorifera prodotta, e l'energia elettrica assorbita, misurate in KWh.

    E.S.E.E.R.: è il rapporto di efficienza stagionale.

    COIBENTAZIONE:  è una tecnica per isolare due ambienti a condizioni differenti, in modo che i due sistemi non scambino calore, o vibrazioni sonore tra di loro. La coibentazione può offrire isolamento termicoacustico o termoacustico.
    Si interpongono tra le due parti specifici materiali, detti isolanti, che rendono difficoltoso lo scambio di calore o sonoro.
    Fondamentalmente, ostacola il passaggio del calore tra due ambienti.

    FOTOVOLTAICO: Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico, costituito dall'assemblaggio di più moduli fotovoltaici, che sfruttano l'energia solare incidente producendo energia elettrica.

    EFFETTO FOTOVOLTAICO: si realizza quando un elettrone passa alla banda di conduzione, a causa dell'assorbimento di un fotone sufficientemente energetico, incidente sul materiale.
    E' stato osservato per la prima volta da Alexandre Edmond Becquerel nel 1839.
    La teoria fisica che spiega l'effetto fotoelettrico, del quale l'effetto fotovoltaico rappresenta solo una parte, fu pubblicata nel 1905 da Albert Einstein, 
    che per questo, ricevette il Premio Nobel per la fisica, nel 1921.


    CELLE MONOCRISTALLINE: vengono prodotte affettando una barra di Silicio monocristallino. Il vantaggio é rendimento più elevato. Sono però molto costose, a causa di un processo di produzione complesso. Hanno un colore uniforme blu scuro, tendente al nero; si distinguono per gli angoli smussati.


    CELLE POLICRISTALLINE: vengono colate in blocchi e poi tagliate in dischetti. La struttura cristallina è fatta di grani di dimensione ridotta, ai bordi dei quali rimangono impurità; le loro caratteristiche disomogenee, determinano il minore rendimento, rispetto alla cella monocristallina. Il rendimento é inferiore, a fronte di un costo più contenuto. Hanno un aspetto ben distinguibile, con spigoli più netti. Nei pannelli fotovoltaici, le dimensioni sono più generose, per eguagliare il voltaggio dei pannelli con celle monocristalline.

    CELLE AMORFE: vengono prodotte attraverso la gassificazione del silicio, spruzzato sulla superficie di supporto. Gli spessori del silicio sono più sottili. Hanno il rendimento inferiore, ma adatte nel caso di irradiamento diffuso, come cielo coperto, ecc. e soffrono meno dell’aumento di temperatura. Queste celle hanno un colore scuro e sono realizzabili in qualsiasi forma geometrica.


    GRAFENE: carbonio dello spessore di un atomo,

    ha dimostrato di poter essere alla base di una nuova generazione di celle solari, molto più sottili, flessibili, forse saranno meno costose di quelle attuali.
    Questa scoperta, potrebbe rivoluzionare il fotovoltaico, perché diventerà possibile realizzare celle solari così sottili e flessibili, da poter essere incorporate nelle pareti o nelle finestre. Il grafene è il materiale più sottile del mondo, più forte e più conduttivo,  candidato a sostituire il silicio.

    Incentivi: come ottenere le agevolazioni fiscali





    Ottenere i benefici fiscali previsti dal governo Letta, che ha prorogato gli ecobonus e le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie, non è difficile. Basta rispettare i tempi: le spese vanno fatte entro il 31 dicembre prossimo. E conservare la documentazione che le comprovi. La normativa prevede infatti che i pagamenti debbano essere tracciabili, tramite bonifici bancari e postali, cogliendo così anche l'obiettivo di ridurre il fenomeno dell'evasione fiscale. Infine attenzione ai tetti di spesa che per gli ecobonus variano da intervento a intervento:

    RISTRUTTURAZIONI: COME SI PAGA 
    Proroga di sei mesi per le ristrutturazioni edilizie. Il bonus è stato confermato nella misura del 50% fino a una spesa di 96 mila euro. Il limite è annuale per singola abitazione. La detrazione si spalma su dieci anni in altrettante rate dal valore costante. Non servono molti documenti per ottenere il beneficio: è sufficiente presentare una fattura e pagare attraverso un bonifico tracciabile (la misura serve a combattere anche la piaga dell’evasione fiscale delle ristrutturazioni edilizie) che presenti la causale specifica, il codice fiscale del pagante e la partita Iva o il codice fiscale del destinatario del pagamento. Se l’immobile in questione passa di mano è consentito a chi vende di mantenere il vantaggio fiscale per sé. Rientrano nell’agevolazione del 50% i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria , restauro e risanamento, ristrutturazione edilizia e urbanistica. Sono inclusi i lavori necessari a seguito di un evento sismico. Ottengono il bonus anche una serie di lavori su parti accessorie, come la costruzione di un garage o l’installazione di impianti di domotica o di strutture atte a rimuovere le barriere architettoniche. Anche gli impianti di sicurezza e quelli idonei per abbattere l’inquinamento acustico sono ricompresi nella normativa, così come le bonifiche degli edifici da sostanze dannose come l’amianto e l’adozione di sistemi antisismici. Beneficiari dell’agevolazione sono i titolari dell’immobile a titolo di proprietà, di possesso e di uso, che abbiano pagato le spese: parliamo tanto del proprietario tanto di chi detiene la semplice nuda proprietà o l’usufrutto, ma anche di chi è in affitto o in comodato, o del familiare convivente del possessore.

    BONUS MOBILI: QUANDO CONVIENE
    La detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie spetta per un importo massimo di 10 mila euro anche per l’acquisto di mobili legati all’intervento. Insomma, se si è rimesso a posto un bagno non si può chiedere lo sconto fiscale sull’acquisto di un comodino. I beneficiari di questo vantaggio sono gli stessi dunque che ottengono il bonus principale per la ristrutturazione, essendo i due benefici legati a filo doppio. Non sono compresi in questo caso gli elettrodomestici ma soltanto gli arredi attinenti all’immobile oggetto dell’intervento. L’agevolazione vale fino al 31 dicembre di quest’anno e viene spalmata su dieci anni in rate di valore costante. Per poterla ottenere, il pagamento deve essere realizzato attraverso un bonifico bancario o postale da cui risulti con chiarezza la causale del versamento e in cui non manchino alcuni dati: il codice fiscale di chi sostiene la spesa per l’acquisto degli arredi, e quello di chi riceve il pagamento, oppure la sua partita Iva. È offerta la possibilità al beneficiario di ristrutturare più case allo stesso tempo e di ottenere più bonus per ciascuno degli immobili ristrutturati per i quali abbia comprato i mobili.

    SCONTO VERDE: A CHI TOCCA
    Passerà dal 50% al 65%, dal primo luglio prossimo ,fino al 31 dicembre, l’agevolazione per chi effettua, in questo lasso di tempo, lavori nell’abitazione che determinino un risparmio energetico. Ma non tutti i tipi di lavori. Rispetto al bonus attuale che, va ricordato, vale ancora per gli interventi che si dovessero effettuare e pagare entro il 30 giugno prossimo, alcune categorie di lavori non riceveranno più gli incen tivi. In particolare bisognerà affrettarsi a realizzare prima dell’1 luglio l’installazione di pompe di calore e di impianti geotermici. Ma anche la più semplice sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda e sanitaria. L’agevolazione invece sarà prorogata sino a fine anno, e salirà dal 50% al 65% a partire dal primo luglio, per l’installazione di pannelli per l’acqua calda alimentati da energia solare; per gli impianti di climatizzazione, come le caldaie a condensazione; per l’isolamento delle pareti o la coibentazione dei sottotetti che impedisce la dispersione termica, così come l’installazione di finestre e infissi che aumentano l’efficienza energetica dell’abitazione. È possibile anche applicare il bonus maggiorato dal decreto sulla riqualificazione energetica generale degli edifici esistenti che abbiano un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale che stia sotto ai parametri previsti dalla legge 296/2006. Si sta parlando dell’installazione di generatori di calore alimentati da legna, mais, biodiesel, o anche di impianti che utilizzano fonti rinnovabili.

    ECOBONUS: PER I PALAZZI 
     Per gli interventi sulle abitazioni che producono un risparmio energetico la percentuale di detrazione sulla spesa effettuata sale, a partire dal primo luglio prossimo e fino al 31 dicembre 2013, dal 50 al 65%, ma l’ammontare massimo della detrazione resta lo stesso del vecchio ecobonus. Questo vuol dire che la spesa massima su cui applicare l’agevolazione sarà più bassa di prima. Si tratta di valori che differiscono da intervento a intervento: ad esempio per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, la detrazione è pari a 100 mila euro dunque la spesa massima scende da circa 182 mila euro a 154. Per gli interventi su edifici esistenti, come la coibentazione dei sottotetti o i nuovi infissi, il tetto resta 60 mila euro, dunque la spesa massima cala da 110 mila euro a 92. Stesso discorso per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Infine per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, la detrazione spetta fino a un valore massimo di 30 mila. Perciò la spesa agevolabile passa da un massimo di 55 mila euro a 46 mila. Il decreto del governo Letta reca una novità, cioè la possibilità di prorogare l’applicazione dell’ecobonus agli edifici condominiali non per sei mesi ma per un anno, un allungamento dei tempi giustificato dal fatto che le decisioni condominiali sono difficili da assumere in brevi lassi di tempo. Gli interventi possibili vanno dall’installazione dei pannelli solari alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, all’apposizione di nuovi infissi.

    3 giugno 2013
    Detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici
    Gli impianti fotovoltaici, in alternativa agli incentivi del conto energia, hanno una ulteriore forma di agevolazione da parte dello Stato: le detrazioni fiscali.
    Chi installa un impianto fotovoltaico può usufruire, in alternativa agli incentivi del quinto conto energia, delle detrazioni fiscali IRPEF per recuperare il 50% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto. Il recupero del 50% rimane in vigore, a seguito di proroga, fino al 31 dicembre 2013.

    Queste detrazioni del 50% non sono da confondersi con le detrazioni fiscali al 65% (ex 55%) per il risparmio energetico. Queste del 65% valgono per gli impianti solari termici per la produzione di acqua calda e per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici (isolamenti, coibentazioni, serramenti, infissi, caldaie, pompe di calore, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc…).


    Funzionamento delle detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici

    Il fotovoltaico rientra tra le tipologie di interventi riconosciuti validi ai fini delle detrazioni fiscali IRPEF.
    Le detrazioni fiscali IRPEF previste per gli impianti fotovoltaici rientrano nel regime di detrazioni  previsto per tutti i “lavori di ristrutturazione e recupero edilizio”
    Le detrazioni fiscali IRPEF fino a dicembre 2013 anche per il fotovoltaico
    Sono tre:
    1) le detrazioni possono riguardare anche le realizzazioni degli impianti fotovoltaici.
    2) le detrazioni, per i lavori realizzati tra il 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2013, passano dal 36 al 50% delle spese sostenute. Questa scadenza del 31 dicembre è una proroga della precedente al 30 giugno 2013.
    3) per gli immobili a prevalente uso abitativo al beneficio delle detrazioni irpef si aggiunge il beneficio dell’IVA al 10% anzichè al 21%.

    Quindi, tutti coloro che hanno intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico entro il 31 dicembre 2013, oltre a pagare l’IVA al 10% (questo: sempre), possono detrarre dalle tasse IRPEF il 50% dei costi di realizzazione, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, quindi presumibilmente per impianti fotovoltaici fino ai 50Kw di potenza (per almeno 500mq di superficie installativa).
    La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
    Esempio
    Se realizzo un impianto fotovoltaico con una spesa totale di 30.000 euro + IVA al 10% (un impianto di circa 15-20 Kw di potenza, circa 150-200 metri quadrati di superficie e produzione di 20-25mila kwh/anno).
    Posso recuperare col meccanismo delle detrazioni fiscali Irpef 15mila euro in 10 anni. Quindi avrò 1.500 euro/anno di detrazioni fiscali. Ovviamente il requisito fondamentale per beneficiare di questo vantaggio è avere un reddito sufficiente a coprire tali detrazioni: se un anno devo pagare 1.200 euro di Irpef, ma ho diritto a detrarre 1.500 euro, la differenza di 300 euro non può essere messa a credito. Per queste 300 euro perdo quindi il beneficio della detrazione.
    Chi può accedere alle detrazioni IRPEF del 50%





    Possono accedere alla detrazione non solo i proprietari degli immobili sui quali vengono realizzati gli impianti, ma anche gli inquilini o i comodatari. 
    Nello specifico:
    • il proprietario o il nudo proprietario
    • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
    • l’inquilino o il comodatario
    • i soci di cooperative divise e indivise
    • i soci delle società semplici
    • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

    Cosa fare per richiedere la detrazione fiscale
    Per richiedere la detrazione è necessario:
    inviare all’Asl, quando previsto dalla normativa, l’apposita comunicazione dei lavori
    pagare i lavori tramite bonifico bancario o postale in cui devono figurare: la causale specifica del pagamento, ed i dati del pagante e del ricevente (C.F o P.IVA)
    indicare nella dichiarazione dei redditi, tra tutti quelli richiesti,  i dati catastali dell’immobile su cui viene realizzato l’impianto fotovoltaico e altra documentazione ben dettagliata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.


    NUOVI MODI DI FARE TETTO - Coppi di alluminio


    COPERTURE A COPPI DI ALLUMINIO

    è l' unione della tradizionale copertura ad "aspetto coppo" con realizzazione metallica: possiede uno strato protettivo di poliestere color rosso coppo su una lastra metallica in rame, alluminio 
    o acciaio preverniciato.

    - maggiore durata nel tempo
    - maggiore resistenza
    - maggiore leggerezza
    - semplice da montare
    - massima qualità e affidabilità
    - impermeabile alla pioggia
    - non teme la grandine

    Rame:

    • materiale pregiato per le coperture; il suo valore è assoluto, il suo impiego è legato alla tradizione come alla sua bellezza. La naturalei ossidazione, gli dona un aspetto piacevole; in più la sua ossidazione lo protegge, garantendo durata nel tempo.

    Alluminio Preverniciato:

    • l’alluminio ha una durata assoluta, è ecologico, riciclabile, duttile; può essere facilmente lavorato, tagliato, forato, piegato con comuni attrezzi, senza alcun rischio di provocare formazione di ruggine. La colorazione in superficie lo arricchisce nel suo aspetto per renderlo più somile ai normali prodotti di cotto in laterizio.

      Acciaio Preverniciato:

      • ha un'ottima resistenza sia agli urti che ai carichi concentrati; a parità di profilo e di spessore, sostiene maggiori portate. Lo strato di preverniciatura lo protegge rendendolo esteticamente simile ad altri materiali come l’alluminio.sezione_trasversale_coppo

        Sezione coppo

        coppo_sormonto_longitudinale

        sormonto longitudinale


      coppo_particolare_fissaggio

      fissaggio

      coppo_particolare_01

      gronda tetto non ventilato


      coppo_particolare_02

      colmo tetto non ventilato

      coppo_particolare_03

      Raccordo a muro tetto non ventilato



      NUOVI MODI DI FARE IL TETTO: coppi in lastre con coibentazione

      I coppi si rompono, si spostano, si crepano, dando possibilità all'acqua di infiltrarsi e creare grossi problemi di umidità se non gravi danni.
      La trovata, consiste nell'integrare le tegole o coppi, in un unica lastra, di grandi dimensioni coibentata, per dare insieme anche l'isolamento termico e acustico. Vengono prodotte in rame, in alluminio, o in acciaio preverniciato, con un disegno a forma di Coppo.
      Sono sicure, si installano velocemente, hanno finitura estetica come i coppi tradizionali e in più isolano;  tutto in uno.

      comp isocoppo tek


      1. stratto protettivo in poliestere color Rosso Coppo;
      2. lastra metallica superiore;
      3. nastro sigillante elastico;
      4. strato coibente di 15 mm in poliuretano espanso densità 60 kg/m3;
      5. supporto inferiore in alluminio goffrato

      Vantaggi:

      • nessuna manutenzione;
      • semplicità nel montaggio;
      • massima leggerezza;
      • non teme la grandine;
      • installazione su qualsiasi tipo di struttura: metallica, legno, laterizio, ecc;
      • ancoraggio mediante viti.
      Dimensioni standard:
        • 2230 mm;
        • 2580 mm;
        • 3280 mm;
        • 3980 mm.

      All'esterno ha la forma di coppo, mentre all'interno viene posta una anima isolante in schiuma di poliuretano rigido, ricoperta e rivestita da un involucro impermeabilizzante in alluminio goffrato o preverniciato. 

      sezione_trasversale_isocoppo_basic

      isocoppo_basic_sezione_longitudinaleisocoppo-sormonto-fissaggi



      isocoppo_basic_sovrapposizione_longitudinale