Un'attenta ricerca sul mercato, di prodotti per risolvere esigenze
per riscaldamento e acqua calda,soprattutto fatta via Web,
per riscaldamento e acqua calda,soprattutto fatta via Web,
non ha dato risultati entusiasmanti.
Si vocifera da anni di applicazioni e tecnologie interessanti; sui forum impazzano le discussioni di utenti appassionati e molto preparati, ma le aziende che potrebbero sperimentare e proporre queste tecnologie, non si impegnano o stanno ad aspettare.
Vediamo velocemente quali sono le
proposte che il mercato ci offre.
La tecnologia che va per la maggiore è quella che brucia metano!
Sicuramente è comodo, ce ne si dimentica dell'esistenza, ...fino all'arrivo della bolletta;
è soggetto a possibili aumenti. Fa fiamma, brucia, inquina!
Il vantaggio delle nuove tecnologie a condensazione è il recupero di parte del calore,
con rendimenti elevati.
con rendimenti elevati.
Quando si parla di rendimenti, bisogna fare attenzione,
che non si tiene mai conto delle perdite dopo la caldaia,
come percorsi troppo lunghi e tubazioni male isolate, perchè realizzate con criteri di altri tempi.
che non si tiene mai conto delle perdite dopo la caldaia,
come percorsi troppo lunghi e tubazioni male isolate, perchè realizzate con criteri di altri tempi.
Il metano inquina meno e costa meno rispetto al gasolio.
Le tecnologie o stufe/caldaie a pellet, risolvono un pochino il problema del costo, ma sono meno comode, in quanto il Pellet va acquistato, fatto arrivare, scaricato, e caricato di volta in volta in caldaia o stufa.
La caldaia o stufa, ha bisogno di maggiore cura e manutenzione.
Inquina meno: il bilancio dell'anidride carbonica è zero, perchè tanta ce n'era immagazzinata nel legno e tanta viene rilasciata, ma si brucia ossigeno, alterando la proporzione nell'aria.
La legna, è il combustibile che costa meno di tutti: esistono sia camini, stufe e caldaie che utilizzano questo combustibile.
L'inquinamento è minimo, ma la difficoltà di gestione è impegnativa.
Il legno è ingombrante, pesa e sporca. Va tagliato a misura.
La stufa/camino o caldaia richiede molte pulizie per il corretto funzionamento.
Nella cogenerazione, con un unico procedimento, riusciamo ad ottenere sia calore che elettricità.
Generalmente, si utilizza un motore di derivazione automobilistica, che trasforma il combustibile, di solito metano, in calore, mentre simultaneamente, il motore genera anche elettricità.
Il problema principale è che abbiamo efficienze basse, sia sulla produzione di calore, che su quella elettrica; ma sommate le efficienze, appaiono come normali.
Resta una soluzione inquinante, che richiede molta manutenzione, molto spazio, e che genera rumore.
Le pompe di calore aria-acqua, estraggono l'energia che serve dalla temperatura dell'aria circostante, e possono generare sia calore che raffrescamento.
Il consumo di questi apparecchi è dato dall'energia per il ricircolo del gas refrigerante all'interno delle tubazioni che collegano gli apparecchi, oltre alla ventola/e di raffreddamento.
Alla fine, il costo di esercizio è molto elevato, ma in corrente elettrica.
L'elettricità è comoda e sempre disponibile.
Con un impianto fotovoltaico, si riduce questo costo, particolarmente d'estate, quando la produzione del fotovoltaico è maggiore.
La pompa di calore non riesce nel riscaldamento quando le temperature esterne diventano troppo rigide. Serve un sistema a caldaia, per sopprerire ai momenti freddi.
La Geotermia funziona in pompa di calore, ma prende l'energia necessaria dalla temperatura in profondità, dove è costante e stabile nel tempo. Richiede importanti lavori di scavo che limitano questa possibilità alle fasi di costruzione degli stabili. Non tutte le località sono adatte per installare questa tecnologia. Dipende dalla presenza di falde o bacini o terreni dove si mantiene la temperatura anche in inverno.
Il grande punto di domanda di questa tecnologia è la manutenzione della perte che viene interrata. Non ci sono garanzie di durata e spesso intervenire con una riparazione non è ne agevole ne economico.
IL FUTURO
L'Idrogeno è una risorsa ancora inutilizzata, che potrebbe promettere bene, se il processo di elettrolisi, che serve per separare l'idrogeno dall'acqua, fosse realizzato a partire da energie rinnovabili.
Altrimenti, la spesa di elettricità per il processo, sarebbe economicamente controproducente.
Esiste una tecnologia italiana che ottiene basse temperature dall'energia sprigionata dalla reazione chimica, non dalla combustione dell'idrogeno.
La Zeolite è un nuovo materiale che promette ottimi risultati.
Si tratta di una pietra igroscopica, ovvero capace di attrarre l'acqia, immaganizzandola all'interno dei suoi pori; L'acqua , così si trova ad essere rallentata del suo moto, e la sua energia cinetica viene convertita in calore.
Una volta assorbita l'acqua, la Zeolite genera calore fino a 80° C.;
portata a 120°, l'acqua viene espulsa come vapore, ed il calore di condensazione è utilizzabile.
In una Pompa di calore, consente risparmi dell'ordine del 30% con riscaldamento a pavimento e integrazioni col solare termico.